Giotto
Buongiorno Sonia e buongiorno a tutti gli operatori volontari e non che hanno amato Giotto (che è diventato Otto, per noi) e ne hanno avuto cura nei suoi primi mesi di vita.
Il vostro cucciolo sta bene ed è sereno. La nostra veterinaria ha confermato che è in salute (non ha vermi) e che non crescerà tantissimo rispetto ad ora come taglia. Otto, dal canto suo, sta sviluppando curiosità e interagisce con interesse con tutto quello che ha intorno, studiandolo con attenzione, compreso se stesso allo specchio. Si sta abituando ai rumori della città, di un condominio, a presenze umane diverse e numerose, all’auto, alle scale, a nuovi cani che incontra a passeggio al Monte dei Cappuccini, all’aspirapolvere, al phon e altri aggeggi che producono rumori curiosi, non ha paura, piuttosto tende a studiare tutto con curiosità. Nonostante abbia una sua varietà di giochi (calzettoni annodati, bottiglie di plastica, palline varie…) gli piacciono molto le pantofole, le scarpe, il telecomando e… gli occhiali! ma per ora siamo riusciti a salvare tutto in tempo :-))
L’unica cosa di cui proprio ha paura sono i tombini! 🙂 Soprattutto quelli “a griglia” dove si vede sotto, ma è bravo al guinzaglio e per strada; è decisamente un cane che sa far capire cosa vuole ma docilmente, a volte con i modi buffi e comici dei cuccioli, a volte tentando di “allargarsi” con la prepotenza di chi cerca di capire fin dove può arrivare. Ha un gran bisogno di coccole e ci sono momenti della giornata in cui le reclama esplicitamente e non si gliele si può negare, per esempio al mattino appena svegli, prima con mio marito che esce alle 7 di casa e poi con me alle 8: appena metto giù le gambe dal letto ci deve essere un contatto di muso e mani e baci e carezze a pancia all’aria e sguardi. Poi la giornata può anche iniziare.
Abbiamo ancora un po’ di difficoltà nel controllo di vescica e intestino ma perseveriamo tra premi e richiami senza perdere le speranze, in fondo è in una casa vera da nemmeno una settimana! In un solo giorno ha imparato a far le scale – immagino che non ne avesse mai viste prima – e ad andare in auto. Dobbiamo ancora provare l’autobus!
Il rodaggio coi gatti è impegnativo e richiede tempo. Facciamo di tutto perché non si sentano passati in secondo piano e mantengano i loro ruoli ma necessariamente devono fare i conti con una presenza dirompente che vuole giocare, saltare (non aggredisce), che brontola quando gli soffiano e che fa la voce grossa quando lo sfidano. A volte le sfide da Far West si trasformano in fughe dei gatti e conseguenti dispetti di Otto, ma confidiamo nel fatto che prima o poi riusciranno ad andare d’accordo, non solo a tollerarsi.
Grazie per tutto quello che avete fatto per lui rendendolo un cane sereno, allegro e sano.
Vi mando alcune foto (in esplorazione nel giardino da mia madre, in catalessi dopo la passeggiata sul sofà di casa al mattino, la sera a casa di mio figlio a farsi coccolare pancia all’aria, in camera nostra – e anche sua – col suo gioco preferito, un calzettone annodato!) Vi aggiorniamo ancora più in là per farvi vedere come sta!
A presto!
Maria (ma mi chiamano tutti Chiara), Andrea, Lorenzo e Otto